Polifosfato: domande frequenti

05/06/2023

A cosa serve il trattamento con il polifosfato?

Il trattamento con polifosfato è una soluzione semplice ed efficace ai problemi di calcare. Il polifosfato, quando sciolto in acqua, previene la formazione di incrostazioni calcaree impedendo a calcio e magnesio di unirsi e cristallizzare. Il trattamento con polifosfato non riduce la durezza totale dell’acqua e, quando usato per lungo tempo, crea un sottile film protettivo sulle superfici, impedendo la corrosione e dissolvendo i depositi esistenti. Il polifosfato può essere usato, ad esempio, a protezione della caldaia e a protezione di elettrodomestici specifici (lavatrice).

 

Perché dopo aver installato un filtro con polifosfato in cristalli l’acqua risulta lattiginosa, biancastra?

Il problema potrebbe essere legato al periodo di inutilizzo: come regola generale, i filtri per polifosfati devono essere usati in modo continuo. Se per qualche motivo l'acqua non passa attraverso il filtro per un certo periodo di tempo (per più di una settimana), sarà necessario sostituire i cristalli.

 

Perché i cristalli di polifosfato presenti nel filtro sembrano “sciolti”?

Potrebbe dipendere dal contatto con acqua calda o tiepida. A contatto con l’acqua, i polifosfati iniziano a consumarsi: temperature più elevate aumentano la velocità di questo scioglimento, per questo è essenziale che il polifosfato non sia mai esposto a più di 35°C. Anche se il filtro polifosfati è protetto da una valvola di non ritorno che impedisce qualsiasi riflusso di acqua calda (come previsto dalle  istruzioni), a volte, dopo un prolungato inutilizzo, l'acqua "ferma" all'interno delle tubature può, soprattutto a certe latitudini e/o nelle stagioni calde, riscaldarsi a valori tali da favorire il fenomeno osservato una volta riavviato il flusso dell'acqua.
 

Perché la carica di polifosfato del Dosaplus non si consuma?

Se la carica non si consuma, l’ugello di aspirazione posto nella testa del filtro potrebbe essere intasato. Per provvedere alla sua pulizia, svitare l’ugello, estrarlo con una piccola pinza e pulire il foro con un ago fine del diametro di 0,2 mm.

 

Ogni quanto devo sostituire il polifosfato?

Il polifosfato in cristalli deve essere sostituito almeno ogni 6 mesi, anche se non consumato completamente. È necessario comunque fare riferimento a quanto riportato nelle istruzioni.

In ogni caso, come regola generale, è necessario sostituire il polifosfato quando appare diverso rispetto al momento della carica.

 

Che differenza c’è tra filtro polifosfato e addolcitore?

Il dosaggio dei polifosfati non può essere inteso come un trattamento equivalente all'addolcimento: le resine presenti in un addolcitore rimuovono calcio e magnesio dall'acqua mettendo in atto un vero e proprio processo di addolcimento in cui la durezza totale viene realmente ridotta. Il polifosfato, invece, inibisce l'azione incrostante dei carbonati di calcio e magnesio, facendo in modo che vengano scaricati senza creare depositi, non riducendo la durezza totale dell'acqua.

Il trattamento con polifosfati non è indicato ad alti livelli di durezza: se l'acqua in ingresso è molto dura (35°f - 350 ppm di CaCO3 o più), il trattamento diventa progressivamente inefficace e compaiono alcuni depositi di calcare. Questo non accade con l'addolcimento, che si rivela efficace con ogni livello di durezza.

Nelle applicazioni domestiche, gli addolcitori vengono generalmente regolati in modo da ridurre la durezza a valori intorno a 10-15 °f. A causa di questa durezza residua, il dosatore di polifosfato è una buona soluzione aggiuntiva se posizionato all'ingresso della caldaia, per prevenire eventuali precipitazioni di calcare dovute al riscaldamento dell'acqua.

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